Negli ultimi 25 anni abbiamo assistito ad un cambiamento epocale nell’approccio verso la mobilità elettrica. Era il 1997 quando la Toyota uscì con la mitica Prius che fu il primo veicolo elettrico ibrido prodotto in serie. Sei anni dopo poi, nel 2003 gli imprenditori Marc Tarpenning e Martin Eberhard fondarono la Tesla Motors e un anno dopo nel 2004 Elon Musk entrò a far parte della società come investitore principale. Il resto è storia…
Per arrivare ai giorni nostri, i dati aggiornati a luglio 2023 ci dicono che le auto full electric in Italia sono circa 200.000 con un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso del 40%.
La preoccupazione di chi si appresta ad acquistare un’auto elettrica è se troverà abbastanza punti di ricarica durante i suoi viaggi.
Qual è la situazione attuale nel nostro paese?
A luglio 2023 i punti di ricarica a uso pubblico sono più di 45.000 ma sono solo poco più di 3000 quelli ad alta potenza (Colonnine HPC=High Power Charging) ovvero quelli con potenza da 100 a 350 Kw che ci consentono di ricaricare in qualche decina di minuti. Nella rete autostradale, di questo tipo, sono solo 406.
Siamo attualmente in quarta posizione in Europa, prima di noi l’Olanda che è al primo posto con 111.000 punti di ricarica, seguita da Germania, Francia. Per completezza d’informazione ricordiamo che la superficie dell’Olanda è pari a 1/7 di quella italiana ma la rete stradale complessiva è solamente di poco inferiore a quella del nostro paese: 139 mila km contro 167 mila km. Se guardiamo però a quanti punti di ricarica esistono per milioni di abitanti, secondo una elaborazione de “Il Sole24Ore” su dati Motus-E e Eurostat, siamo il fanalino di coda con 620,77 punti di ricarica ogni milione di abitanti mentre i Paesi Bassi ne possono vantare 10 volte tanto. La distribuzione poi lungo le autostrade vede il 57% circa dei punti di ricarica nel Nord Italia, il 20% circa nel Centro, mentre solo il 23% nel Sud e nelle Isole. La regione italiana che può vantare il maggior numero di colonnine di ricarica è la Lombardia.
Esistono varie app come Enel X Way, Nextcharge, Be Charge, PlugShare, JuicePass che consentono di trovarle agevolmente e così essere più tranquilli nell’affrontare anche lunghi viaggi, inoltre, ultimamente, anche Google maps nella categoria “Servizi” ha aggiunto la voce “Ricarica veicoli elettrici”
Interessante ricordare il progetto inglese già attivo da 3 anni a Londra per esempio in Oxford street, in cui si è giustamente pensato di adottare strutture già esistenti, ovverosia i lampioni stradali del centro, con cui i residenti delle vie possono usufruire di ricariche “lente” (7 ore) in corrente alternata con un minimo e poco costoso intervento di modifica dei pali esistenti. Altri progetti di questo tipo già operativi si trovano a Berlino, Valencia e Locarno e…in Italia? Esistevano dei progetti per esempio a Verona e a Pescara e varie aziende che si sono proposte con brevetti già registrati come la start up romagnola AZeco di Demos Fuochi, un tecnico con pluridecennale esperienza nell’impiantistica elettrica per amministrazioni pubbliche locali, già pronte sul campo ma questa soluzione non è ancora decollata. Ed è un vero peccato se si pensa alla rete (diffusa e presente al pari di quella telefonica e idrica) di 10 milioni di lampioni presenti nei centri storici e nelle prime periferie che per la maggior parte della giornata sono spenti.
In conclusione possiamo dire che i numeri stanno crescendo molto velocemente, basti dire che nei primi sei mesi di quest’anno nella nostra penisola sono stati installati più di 8.000 nuovi punti di ricarica a uso pubblico (+80% rispetto allo stesso periodo del precedente anno) ed è interessante ricordare che gli obiettivi minimi obbligatori stabiliti dalla Commissione europea entro il 2026 stabilisce che dovranno esserci stazioni di ricarica ogni 60 km lungo le principali arterie europee con potenze di minimo 400 Kw
Anche noi di Energy Spe, nel nostro piccolo, cerchiamo di fare la nostra parte. Come? Con la proposta o l’installazione, ogniqualvolta un cliente privato che possieda una auto elettrica ci chiede una soluzione fotovoltaica per la sua abitazione, anche di una colonnina di ricarica elettrica presso la sua abitazione, contribuendo così alla diffusione della mobilità elettrica permettendo ricariche complete in poche ore.
In generale se anche tu hai questa sensibilità verso l’energie rinnovabili non esitare a interpellarci!
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