Affrontare i vincoli paesaggistici nell’Installazione di Impianti Fotovoltaici; due sentenze interessanti del Tar Campania del gennaio 2024 e del Tar Abruzzo di aprile 2023
Dal punto di vista tecnico il vincolo paesaggistico può essere definito come un insieme di norme e regolamenti che disciplinano gli interventi edilizi e le opere di urbanizzazione all’interno di specifiche zone geografiche identificate come di “pregio paesaggistico”.
Queste zone possono variare, comprendendo territori costieri, aree montane, parchi naturali, siti storici e molto altro ancora. La loro caratteristica comune è rappresentata dalla particolare bellezza paesaggistica e dall’importanza ambientale. Molte sono le regolamentazioni e gli enti da consultare come il Piano Urbanistico Comunale (PUC), il Piano di Assetto del Territorio (PAT), altre regolamentazioni locali oltre alla Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici e Ambientali in ambito regionale.
L’energia solare rappresenta una fonte pulita e sostenibile per alimentare le nostre comunità, ma spesso gli impianti fotovoltaici si scontrano con vincoli paesaggistici che possono complicare il processo di installazione.
I vincoli paesaggistici sono regolamentazioni che influenzano la pianificazione e la realizzazione di progetti edilizi, compresi gli impianti fotovoltaici. Questi vincoli possono derivare da considerazioni estetiche, ambientali o culturali, e devono essere affrontati con attenzione durante la progettazione.
Uno dei principali problemi legati ai vincoli paesaggistici è l’aspetto visivo degli impianti fotovoltaici. Gli enti locali spesso richiedono che tali impianti si integrino armoniosamente nell’ambiente circostante. La scelta di materiali estetici e soluzioni di montaggio poco invasivi possono contribuire a minimizzare l’impatto visivo.
Una comunicazione aperta con le amministrazioni e la comunità locale è essenziale per superare le resistenze legate ai vincoli paesaggistici. Organizzare incontri informativi, fornire dettagli sulla sostenibilità e sui benefici economici può contribuire a creare informazione e consenso tra i residenti.
L’utilizzo di tecnologie avanzate può essere cruciale nel superare i vincoli paesaggistici. Ad esempio, pannelli solari trasparenti o integrati negli elementi architettonici possono essere una soluzione per preservare l’aspetto estetico senza rinunciare alla produzione energetica.
Collaborare con professionisti esperti nel settore dell’energia solare e dell’architettura può semplificare notevolmente il processo. Questi esperti possono contribuire a sviluppare progetti che rispettano i vincoli paesaggistici senza compromettere l’efficienza dell’impianto.
Alcuni enti locali offrono incentivi per progetti energetici sostenibili. Ricerca e partecipazione a questi programmi possono facilitare il processo di approvazione, poiché dimostrano un impegno condiviso nella transizione verso fonti energetiche pulite.
Una recentissima sentenza del Tar della Campania (n.73 del 3 gennaio 2024) ha aperto uno spiraglio nelle rigide regole che regolano il rapporto tra l’installazione di impianti fotovoltaici e vincoli paesaggistici stabilendo che è possibile installare pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici in zone sottoposte a vincolo paesaggistico purché non modifichino l’assetto esteriore complessivo dell’area circostante annullando il rigetto di un’istanza di autorizzazione paesaggistica per l’installazione di 8 pannelli solari nell’ambito di un intervento Superbonus su un edificio unifamiliare, situato in area sottoposta a vincolo paesaggistico
Il Tar ha aggiunto che, secondo un orientamento giurisprudenziale consolidato, non si verifica automaticamente l’incompatibilità paesaggistica se i pannelli fotovoltaici sono visibili. La modifica della copertura, infatti, non è più percepita come fattore di disturbo visivo, ma come evoluzione dello stile costruttivo, a condizione che non sia modificato l’assetto esteriore complessivo dell’area.
Analogamente una sentenza del Tar Abruzzo (sentenza n. 214/2023 si è pronunciata contro i dinieghi automatici nel senso che è necessaria una valutazione che bilanci l’interesse generale alla tutela del paesaggio con l’interesse, altrettanto generale, allo sviluppo dell’uso di fonti energetiche rinnovabili attraverso l’adozione di specifiche cautele tese a minimizzare l’impatto della installazione. Nel caso specifico (comune di Pacentro in provincia dell’Aquila), Il posizionamento parallelo alla falda di copertura, l’utilizzo di colorazioni dei materiali usati identico, o comunque compatibile, con quello della struttura della falda stessa, la caratteristica non riflettente degli stessi “mimetizzavano” al massimo l’impianto, riducendo così al minimo il suo impatto sulla struttura ed armonizzandosi con la stessa proprio in un’ottica di rispetto dell’area circostante, sempre tenendo conto che i pannelli rientrano nell’interesse pubblico e nell’evoluzione dello stile costruttivo.
In Conclusione:
Affrontare i vincoli paesaggistici durante l’installazione di impianti fotovoltaici richiede un approccio strategico e collaborativo. Unendo forze con la comunità locale, adottando tecnologie innovative e collaborando con esperti del settore, è possibile creare soluzioni energetiche sostenibili che rispettino l’ambiente circostante. In questo modo, è possibile coltivare una transizione verso un futuro energetico sostenibile. È quindi necessario analizzare la situazione volta per volta per capire quale dei due interessi deve prevalere. Come conseguenza di questo orientamento, l’eventuale diniego deve essere argomentato adeguatamente e non può basarsi su una generica minore fruibilità del paesaggio.