Comunità Energetiche Rinnovabili: Un Nuovo Orizzonte Energetico

Che cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili?

 

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono gruppi di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associati in una determinata area. Queste comunità rappresentano un importante cambiamento nel rapporto tra cittadini ed energia, promuovendo l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

 

Il Decreto del 24 Gennaio 2024

 

Il decreto CER, entrato in vigore il 24 gennaio 2024, ha introdotto un nuovo schema incentivante a sostegno delle nuove configurazioni di autoconsumo diffuso e delle Comunità energetiche rinnovabili. Questo provvedimento mira a favorire lo sviluppo di 7 GW complessivi di impianti rinnovabili in autoconsumo a livello nazionale entro il 2030.

 

Ad Oggi com’è la situazione italiana?

 

Le 4 regioni italiane più attive sono Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Circa 40 sono già attive e 50 sono già ad un buon livello di progettazione.

La più grande già attiva è in Friuli Venezia Giulia, comprende 15 comuni e fornisce il fabbisogno energetico a 50 mila abitanti; stiamo parlando di Recocer, il più grande progetto dedicato alle CER in Italia. Attraverso lo strumento della «Concertazione», la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha stanziato e assegnato 5,4 milioni di euro da spendere entro lo scorso 2023 alla sola Comunità Collinare. Per approfondire: https://recocer.eu/

 

Incentivi e Destinatari

 

 Il decreto prevede due strumenti principali per promuovere le nuove configurazioni dell’autoconsumo:

1. Tariffa incentivante: Una nuova tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa, valida per tutto il territorio nazionale e finanziata mediante un prelievo sulle bollette elettriche destinata ai membri della Cer
2. Contributo a fondo perduto: Un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i 5mila abitanti.

Questi incentivi, del valore di 5,7 miliardi di euro, sono destinati ai territori per incentivare la produzione e la condivisione di energia rinnovabile. I benefici sono cumulabili tra loro.

In conclusione, le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una svolta significativa per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, avvicinandoci agli obiettivi climatici e rafforzando la sicurezza energetica.

 

Per approfondire si può leggere sul sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica https://www.mase.gov.it/comunicati/energia-libera-di-bruxelles-allincentivo-le-comunita-energetiche-rinnovabili in cui viene chiarito che:

“I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse. Per le CER, i destinatari del provvedimento possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare il Megawatt.

Passaggio iniziale per la realizzazione di una CER, dopo l’individuazione dell’area interessata alla costruzione dell’impianto e della cabina primaria, è l’atto costitutivo del sodalizio, che dovrà avere come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali.

Il soggetto gestore della misura è il GSE, che valuterà i requisiti di accesso ai benefici ed erogherà gli incentivi e che, su istanza dei soggetti interessati, potrà eventualmente verificare l’ammissibilità in via preliminare.”

 

A questo link si può leggere una guida riassuntiva redatta dal Ministero stesso:

https://www.mase.gov.it/sites/default/files/Le%20Comunita%CC%80%20Energetiche%20Rinnovabili%20-%20FAQ_1.pdf  in cui, fra l’altro si affronta in modo chiaro un altro argomento spesso fumoso e cioè:

Chi può far parte di una CER?

Una CER è una comunità che aggrega produttori da fonti rinnovabili e consumatori di energia.

È quindi possibile partecipare alla CER in qualità di:

1. a) produttore di energia rinnovabile, soggetto che realizza un impianto fotovoltaico (o di altra tipologia);
2. b) autoconsumatore di energia rinnovabile, soggetto che possiede un impianto di produzione da fonte rinnovabile e che produce energia per soddisfare i propri consumi e condividere l’energia in eccesso con il resto della comunità;
3. c) consumatore di energia elettrica, soggetto che non possiede alcun impianto di produzione di energia, ma che ha una propria utenza elettrica, i cui consumi possono essere in parte coperti dall’energia elettrica rinnovabile prodotta dagli altri membri della comunità. Rientrano in tale casistica anche i clienti cosiddetti “Vulnerabili” e le famiglie a basso reddito.